Week end d’Autunno: Siena e dintorni

Lo ammetto, la toscana è una delle regioni italiane che ho nel cuore, che mi emoziona sempre, che amo in modo smisurato. Non mi stancherò mai di tornare nella bellissima Firenze, di sentire l’accento toscano nei discorsi tra la gente che si incrocia camminando, di percorrere le strade in aperta campagna nelle colline senesi, nella Val d’Orcia, una delle zone d’Italia maggiormente fotografate e che ricoprono spesso copertine di riviste di viaggi o di guide turistiche. E’ tutta bella la nostra Italia, diversa in ogni regione, in ogni provincia, ma ci sono dei posti che hanno davvero qualcosa di unico. In questo post vi parlerò del week end che ho trascorso nei dintorni di Siena, percorrendo strade di campagna e ammirando paesaggi incontaminati e alle volta anche un po’ fiabeschi. Un week end che io e mio marito ci siamo regalati per festeggiare i nostri primi 5 anni di matrimonio, eh si già sono passati 5 anni. Mettetevi comodi e dotatevi di molta pazienza perchè sarà un post molto lungo e carico di foto. Si parte…venite con me?
Venerdì mattina: dopo aver fatto colazione con molta calma ci mettiamo in macchina e partiamo alla volta di Siena, ci sono volute circa 3 ore di macchina.
Ed eccola qui la bellissima Siena, in tutto il suo splendore, colma di storia, arte e ricchezza. Siena rappresenta il “sogno gotico”, la perfetta città medievale, nella struttura dei palazzi, delle chiese e del centro storico. Tutto questo le è valso il titolo di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1995.
dsc_0281Una volta lasciata la macchina in uno dei tanti parcheggi a pagamento ci siamo diretti a piedi verso il cuore di questo splendore e ci siamo persi a passeggiare fra vicoli, piazze, chiese, assaporando al massimo ogni luogo e angolo. La prima visita è stata al Duomo di Siena. Una cattedrale imponente che ci ha stupiti per bellezza, per ricchezza artistica, per i particolari e per i dettagli.

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In stile romanico-gotico italiano ha al suo interno opere di artisti come Nicola Pisano e del figlio Giovanni Pisano, Donatello, Michelangelo, Bernini.
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dsc_0317Tramite una piccola porticina posizionata sulla destra delle navate laterali si accede alla Libreria Piccolomini, dove si possono ammirare affreschi del Pinturicchio che raccontano la vita di Pio II.
dsc_0321Dal Duomo proseguiamo per stradine fra negozietti di prodotti tipici e souvenir fino ad arrivare nella famosissima Piazza del Campo, inutile spiegare la bellezza di questa piazza.

dsc_0331Qui si svolge il Palio di Siena due volte l’anno, il 2 luglio e il 16 agosto. La forma a conchiglia è dovuta proprio alla conformazione del terreno in discesa. Qui affluivano le principali vie della città e così si decise di organizzare questo spazio dandogli la forma di una piazza con l’intento di farla sede di feste e mercati.

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Questo luogo nacque come spazio lontano dal potere della chiesa e dei nobili, uno spazio comune per i cittadini. Una piazza circolare e in discesa che culmina con il Palazzo Pubblico, attuale sede del Comune ma che una volta ospitò i Nove che governarono la Repubblica di Siena, e la Torre del Mangia, simbolo della città che spicca tra i tetti se si vede la città in lontananza.

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La Torre si può visitare e se si ha il coraggio di affrontare circa 400 gradini vi permetterà di avere una vista mozzafiato sulla città e sulla campagna senese. Noi non siamo saliti perchè lo avevamo già fatto in una precedente vacanza di qualche anno fa, ma vi consiglio di farlo.
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Oltre alla visita dei principali monumenti ed edifici storici vi consiglio di fermarvi in una delle tante pasticcerie o forni a gustarvi una ricciarello, un cavalluccio o un cantuccio con un caffè e di girare nelle stradine osservando l’architettura, gli edifici e l’arte che troverete in ogni angolo.
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Nel frattempo il sole inizia a calare e quindi decidiamo di rimetterci in macchina per raggiungere l’agriturismo che avevamo prenotato. Un’ ora di macchina, gli ultimi 4 km di stradina sterrata, un tratto di strada privata dove c’è un cancello da aprire e richiudere per proseguire, un bosco degno dei migliori film sul mistero…e poi il paradiso.

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Un vero agriturismo avvolto nel silenzio che quasi dava fastidio alle orecchie. Piante di castagno tutto intorno e vista sulle colline vicine dall’alto. Entriamo e ad accoglierci troviamo il proprietario Ivano, un omone gentile, disponibile che ci fa fare il giro dell’agriturismo assieme ad altri ospiti arrivati poco prima di noi. Ci mostra gli ambienti e ci spiega che lì tutto è stato creato da lui e dalla moglie, che ogni cosa è artigianale.
Ci viene data la camera, che ne pensate? Io ho dormito come un ghiro per due notti, senza mai svegliarmi una volta, per me è qualcosa di eccezionale.
dsc_0383-copiaIn agriturismo avevamo prenotato anche le cene, così dopo una doccia ci rechiamo nella sala ristorante e la sorpresa è tanta, tutto curato, tutto perfetto. Si vede la cura e l’attenzione che i proprietari mettono nel loro lavoro. Qui conosciamo la moglie di Ivano, Francesca, una donna gentile e disponibile. Qui mangiamo come raramente si può mangiare in un ristorante, anzi, mangiamo come a casa di amici. Eccovi il menù della prima sera…
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Andiamo a dormire con la pancia piena e la serenità nell’animo.
Sabato mattina: sveglia e una super colazione con dolci e pani fatti da Francesca, il caffè servito nella moca…sembra di essere in una epoca diversa, via la routine, via le colazioni di fretta con prodotti confezionati, ce la godiamo con calma questa colazione.
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Prendiamo la macchina e via verso San Gimignano, ci aspetta un’oretta scarsa di macchina. Sulla strada per uscire dall’agriturismo vedo dei cavalli e ci fermiamo a fare qualche scatto, ben tenuti e molto docili, si sono fatti accarezzare senza problemi.
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dsc_0606dsc_0613Ed eccola San Gimignano, la “città che guarda in alto”.

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Famosa per le sue torri visibili già da lontano. Da alcuni documenti del Trecento risulta che la città avesse 72 torri, una torre per famiglia nobile. Ad oggi ne sono rimaste in piedi 13.

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Le torri erano adibite a botteghe sul pian terreno, sopra le botteghe vi erano le camere e in cima le cucine, questo perchè in caso di incendi si poteva fuggire più facilmente. La città è un intreccio di vicoli, strade principali e piazze, sembra di essere stati catapultati nel Medioevo, se non fosse per i molti turisti e i negozietti che ci riportano alla realtà.
Lasciamo la macchina e ci incamminiamo verso il centro. Da ogni angolo, se si alzano gli occhi, si vedono spiccare le torri in pietra, lisce e regolari. Raggiungiamo una delle due piazze più importanti della cittadina, Piazza del Duomo, sede del potere ecclesiastico e nobiliare. Su questa piazza si affaccia il Duomo e il Palazzo del Podestà assieme alla Torre Rognosa.
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Dalla Piazza del Duomo ci dirigiamo verso l’adiacente e più famosa Piazza della Cisterna, chiamata così proprio per la presenza di un pozzo al centro della piazza.
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dsc_0469Questa piazza era un tempo sede di botteghe e taverne. Intorno la piazza si affacciano alcuni dei più importanti palazzi nobiliari e alcune delle torri della città. Proseguiamo la passeggiata lungo le vie di questa suggestiva città medievale.
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dsc_0518E’ arrivata l’ora di pranzo e ce ne accorgiamo solo dalle innumerevoli file davanti ai ristoranti. Devo dire che difficilmente amiamo mangiare nei locali dislocati nei punti più turistici. Molto spesso sono dedicati ai turisti stranieri, dove trovi pizza improponibile, tipo quelle surgelate, oppure piatti non tipici del luogo. Il mio occhio cade su una bottega che ha esposto del pecorino di varie forme e colori, entriamo interessati, ne usciamo con la pancia piena e soddisfatti.
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dsc_0491Cosa abbiamo mangiato? Pane toscano a fette con finocchiona e un ottimo calice di Vernaccia che ci è stato consigliato dalla proprietaria, un vino pluripremiato dello scorso anno, il tutto gustato in santa pace in una saletta nel retro, generalmente non aperta al pubblico dopo ripetuti furti di bottiglie di vino, ma che la signora di concede di usare…essere educati premia, lo dico sempre io!
Riempita la pancia facciamo un’ultima passeggiata e riprendiamo la macchina, direzione Monteriggioni.
Arriviamo in questo piccolo centro medievale, la porta del Medioevo.
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dsc_0570Per quanto è piccola sembra più una piazza circondata da mura dalle quali svettano molte torri. Entriamo nella piazzetta attraverso la porta Franca e ci troviamo catapultati in un’epoca lontana, sembra quasi surreale l’atmosfera che si respira. Medioevo in ogni cosa, in ogni angolo. Davanti a noi piazza Roma con la Pieve di Santa Maria Assunta, lineare ma protagonista assoluta del luogo. Facciamo un giretto intorno le mura interne, soffermandoci in qualche bottega artigiana. Prendiamo un caffè sotto una pergola di uva bianca, il tempo di riposarci un po’ e ripartiamo con la macchina, direzione Abbazia di San Galgano, nel comune di Chiusdino.
Vi parlo di questa famosa abbazia che sicuramente avrete già visto in giro su internet.
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dsc_0583Un giovane di nome Galgano, appartenente ad una famiglia nobile, conduceva una vita sregolata ma un giorno, mentre tornava a casa ebbe una visione dell’Arcangelo Gabriele che gli chiese di seguirlo. Così Galgano arrivò a Monte Siepi, in un eremo circolare. Tornò a casa e proseguì la sua vita come al solito. Un giorno il suo cavallo lo portò di nuovo a Monte Siepi e il giovane ebbe una vera e propria conversione nell’animo. Decise di esporre una croce in quell’eremo abbandonato, ma non trovando un materiale adatto per costruirla estrasse la sua spada e la conficco nella roccia facendola sembrare una croce. Da quel giorno si convertì e visse da eremita. Questa è solo una leggenda, ma ha anche punti in comune con Re Artù, la spada nella roccia, il cavaliere Gawain…
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dsc_0595L’abbazia poi è qualcosa di eccezionale, manca di pavimentazione e non è presente il tetto. Sembra di essere in un luogo magico. Si respira aria di mistico e c’è un silenzio ed una pace che difficilmente si riesce a percepire altrove. Suggestivo entrare in questo edificio imponente, alzare gli occhi e vedere il cielo azzurro, camminare sentendo la breccia sotto i piedi. La struttura segue le regole delle abazie cistercensi, ubicata su una via principale, la via maremmana, vicino a un fiume, immersa in una natura verdeggiante. Ha la forma a croce latina e divisa in tre navate. Di fianco all’abbazia vi è il chiostro e la sacrestia.
Dopo aver ammirato l’abbazia ci incamminiamo verso l’eremo di Monte siepi.
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dsc_0601Si raggiunge con una stradina a sinistra e una piccola passeggiata fra il verde. Arrivati in cima troverete la Rotonda o Eremo, entrando nella chiesetta, proprio al centro c’è la spada di San Galgano infilata nella roccia, custodita all’interno di una teca che purtroppo non permette di fare delle foto decenti. Ne ho fatte alcune ma il plexiglass rifletteva anche il sole che veniva dall’esterno, così ho rinunciato. Torniamo giù verso la cattedrale, prendiamo la macchina e torniamo in agriturismo, il sole iniziava a scendere.
Un doccia rigeneratrice e via nella sala ristornate per gustare i piatti che ci avrebbero proposto Ivano e Francesca.
160924_214802_collage-1Durante la cena è venuta a farci visita la volpe Red. Una volpe abituata all’uomo che viene a mangiare da Ivano e Francesca quasi ogni sera. Peccato che non sono riuscita a fotografarla, avevo lasciato la reflex in camera e purtroppo con lo smartphone le foto sono venute malissimo, ma è stato davvero emozionante averla a meno di due metri da me.
Domenica: colazione, un saluto ai proprietari dell’agriturismo e via per altre mete. Ci dirigiamo verso Bagno Vignoni. Abbandoniamo l’idea di passare a Pienza e Montalcino perchè le abbiamo viste già tantissime volte e preferiamo vedere qualcosa di nuovo. Vi consiglio di visitarle almeno una volta, sono il cuore della Val d’Orcia, turisticamente le più visitate.
Eccoci arrivati a Bagno Vignoni, una frazione di San Quirico d’Orcia che, al posto della piazza centrale ha un piscina termale, chiamata Piazza delle Sorgenti.
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dsc_0646Molto suggestivo quando si arriva. Il centro non è grandissimo ma a misura d’uomo, tutto raccolto, accogliente e rilassante. Facciamo un breve visita, foto di rito e ci fermiamo a pranzare in un locale davvero tipico, ovviamente scegliendo salumi e formaggi locali accompagnati da un calice di vino rosso Val d’Orcia.
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20160925_131551Riprendiamo la macchina e proseguiamo senza meta, alla scoperta delle colline della valle, dei paesaggi incontaminati che in molti amano fotografare.
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dsc_0690Non è inusuale incontrare dei veri e proprio amanti della fotografia, attrezzati di cavalletto e mega obiettivi con le loro reflex uscire da sentieri o seduti ad aspettare la luce giusta. Sulla strada mi sono fermata anche io a scattare qualche foto. Ma la cosa che più mi ha colpito è stata la totale assenza di macchine, si percepiva un silenzio quasi lunare, tutto appariva immobile, quasi se qualcuno avesse premuto il tasto STOP.
Sarei rimasta lì per ore, seduta su un prato a respirare quell’aria, a godermi quel silenzio, ad ammirare quelle dolci colline…ma è tempo di rientrare! Si rientra sempre per poter ripartire verso nuove scoperte!
Qualche info:
Informazioni http://www.terresiena.it/
Dove dormire: http://www.poggioailegni.eu/Default.aspx
Dove mangiare: http://www.mangius.it/  http://www.labottegadicacio.it/index.htm

 



3 thoughts on “Week end d’Autunno: Siena e dintorni”

  • Luoghi che ho nel cuore, ci torno e ci ritorno da anni senza stancarmene mai. Con questo bellissimo post mi hai fatto fare un nuovo viaggio, in quei posti che anche se non mi appartengono nelle radici, sento così vicini. Brava Virginia, ti auguro un buon fine settimana! Smack…

  • Ma che magone mi è venuto con questo tuo post. Si è risvegliata quella nostalgia infinita che provo per la mia amata Toscana e vedendo le tue foto mi è sembrato di vedere “casa”.
    Già, io sono milanese e vivo tra Lombardia ed Emilia ma, come uso dire, il mio cuore è toscano.
    Molto spesso sono lì, specialmente a San Quirico (a pochi passi da dove hai scattato alcune foto) e anche a Pienza mi sento di casa.
    Anche tre settimane fa ero proprio a Siena e per la prima volta ho visto il Duomo internamente, senza parole. Purtroppo volevamo fare anche San Galgano ma non ne abbiamo avuto il tempo.
    Il nostro intento è di riuscire a trasferirci in quelle zone tra circa 7 anni. Non ci sono nata ma vorrei passarci il resto della vita.
    Grazie per l’emozione di queste foto e buon fine settimana, Lorena

  • guardando le tue foto ho ritrovato i luoghi che ho visitato a maggio e lo scorso anno, la Toscana è meravigliosa e merita di essere visitata più volte ! Bellissime foto, hai reso i miei ricordi ancora più vivi ! Buona settimana, un bacione, presto pubblicherò un nuovo reportage toscano, sono appena rientrata da una zona meno battuta dal turismo ma bellissima….

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