Chiffon cake

Una mania? Una moda? Una tendenza culinaria? Una fissazione? Non so come chiamarla, ma questa torta morbidissima, venuta da lontano, da oltreoceano, ha preso completamente il sopravvento fra le bloggaline; chi sono le bloggalline? Un gruppo enorme di foodblogger di ogni età, di ogni parte d’Italia, che hanno in comune la passione per la cucina e un dolce che le rappresenta: la fluffosa, ovvero la più comunemente conosciuta Chiffon cake, così rinominata da alcune foodblogger dopo che una di loro Monica, del blog Dolci gusti, l’ha presentata per prima…da allora è una vera e propria “flussy mania”. Io sono entrata in questo bellissimo gruppo da pochissimo, ma già sono entrata nel vortice “fluffoso”. Ognuna di noi ha la sua versione, la sua variante aromatica, per tutti i gusti e tutte le esigenze, anche per celiaci! Un vortice senza fine che mi ha travolto tanto che ho deciso di riprendere una vecchia ricetta, una di quelle ricette che ti rimangono nel cuore, forse perché chi te l’ha data ti è rimasta nel cuore, una persona eccezionale, che ho sempre ammirato, una donna forte che nonostante la lontananza, ogni volta è come se ci fossimo viste il giorno prima. Tornando a questa torta morbidissima, era la mia preferita, tutti andavano in visibilio ogni volta che la sfornavo…poi un giorno il mio forno mi ha tradito, la torta non si è cotta a sufficienza e quando l’ho capovolta sul becco di una bottiglia per farla raffreddare…splash, caduta e rotta completamente! Delusione, tanta delusione che ho deciso di non farla più per molto tempo. Un giorno mia madre mi dice: “Sai Virginia? Mi andrebbe proprio una bella fetta di quel ciambellone americano che facevi così bene!”. Ok, mi dico, per la mamma posso riprendere lo stampo. Lo cerco in giro per casa, cantine, soffitte e poi l’amara scoperta, aveva fatto ruggine ed era ammaccato su due lati…niente da fare, non è destino che io la faccia nuovamente, mi son detta. E così, anche questa volta, abbandono l’idea di riprovarla. Poi arrivano le bloggalline e la loro fluffosa e io mi dico: basta, ordino su internet lo stampo, ma questa volta lo voglio con i piedini, costi quel che costi. Mi metto alla ricerca, ordino e aspetto trepidante il corriere…e il corriere non arriva…e io divento nervosa…contatto il fornitore, il pacco si è perso per strada! Ma come è possibile? Ti pare che non doveva succedere proprio a me! Il fornitore lo spedisce nuovamente a sue spese, ovvio, e finalmente ieri é arrivato il mio adorato stampo!!! Entusiasmo allo stato puro, ansiosa di fare anch’io la mia fluffosa, l’avrei fatta anche di notte, ma poi il sonno ha avuto il sopravvento. Questa mattina sveglia all’alba e subito all’opera per la mia produzione. Mi rendo però subito conto che la mia vecchia dose (10 uova) era troppo per il nuovo stampo che mi sembrava più piccolo, così, calcolatrice alla mano ho diminuito le uova ed adeguato le dosi degli altri ingredienti e questo è il risultato…una vera goduria per gli occhi e vi assicuro anche per il palato, soffice, morbida, si scioglie in bocca…provatela e sarà amore a prima vista, anzi no, a prima fetta!!!